La lean production (produzione snella, in italiano) è un sistema di produzione che punta alla semplificazione dei processi aziendali e al raggiungimento della massima efficienza.
Nello specifico, gli obiettivi principali sono quelli di mappare il flusso di lavoro e identificare tutti i possibili sprechi che vi si generano.
Nella visione Lean, per ‘spreco’ si intende qualsiasi attività effettuata che non generi un valore aggiunto per il cliente finale.
Questo infatti è uno dei punti chiave del metodo: guardare il processo dalla prospettiva del cliente e valutare ciò che è importante ai suoi occhi; ciò per cui è veramente disposto a pagare.
Taiichi Ohno (uno dei “padri” del Toyota production system, da cui deriva il metodo di produzione snella) ha categorizzato 7 tipologie di spreco:
- le attese: il tempo che non viene impiegato in maniera produttiva;
- i trasporti: spostamenti da un’area di produzione all’altra;
- la sovrapproduzione, che genera un aggravio di costi e spreco di spazio di stoccaggio;
- le eccessive scorte, che rappresentano valore “intrappolato” nel processo;
- la movimentazione: tutti gli spostamenti eseguiti sia dall’operatore sia dal prodotto all’interno del ciclo stesso di lavorazione;
- i difetti: la realizzazione di un pezzo difettoso che debbano essere scartati o che necessitino di lavorazioni aggiuntive o ri-lavorazioni;
- presenza di operazioni “inutili” nel processo, dovute ad esempio a inefficienze organizzative o bassa performance degli impianti.
Questo metodo viene applicato all’interno delle aziende del gruppo guidato dall’imprenditore Matteo Trombetta Cappellani, con l’obiettivo di affrontare le sfide del mercato con efficienza e rapidità.
“Nel flusso dell’operatività di Alusteel Coating” racconta Davide Foglio, Planner Supply Chain Manager dell’azienda, “ci stiamo concentrando sull’ottimizzazione degli aspetti che impattano maggiormente sui nostri risultati:
- le attese, riducendo sempre più, ad esempio, i tempi di set up del lunedì per recuperare ore produttive;
- la sovrapproduzione, puntando, tra le altre cose, sulla formazione per avere risorse flessibili e che sappiano coprire più posizioni;
- i difetti, con un maggiore controllo sulla qualità di prodotto e dei materiali.
Stiamo anche aumentando la circolarità delle materie prime, riutilizzando quanti più componenti possibili.
Oltre a ciò, ovviamente, tutti i parametri vengono monitorati tramite appositi KPI che ci forniscono dati oggettivi sui quali lavorare in maniera mirata.”
Un’ottica di efficientamento di processo e di prodotto che rende l’azienda fattivamente e costantemente orientata verso le necessità dei propri clienti, per offrire loro sempre il massimo valore possibile.