Prosegue il percorso di crescita per Alusteel Coating, Alpine Anodizing, Metalcoat e Aleu, che hanno chiuso il 2022 con un fatturato aggregato di 54 milioni di euro e un incremento del 21% rispetto all’anno precedente.
“Per il 2023 ci aspettiamo di mantenere il fatturato aggregato raggiunto nel 2022, se non addirittura di raggiungere una lieve crescita: tutto ciò nonostante il prezzo dell’alluminio sia sceso di oltre 1 €/kg e lo scenario di mercato non sia particolarmente dinamico”, dichiara Matteo Trombetta Cappellani, Presidente e CEO delle aziende. “La nostra strategia è rappresentata da una forte espansione internazionale, con accordi di distribuzione siglati per il mercato spagnolo e portoghese, e l’estensione delle attività a nuovi settori di applicazione, come quello degli elettrodomestici – con forniture a General Electric America e per i frigoriferi brandizzati Red Bull – e della cartellonistica per la rete metropolitana di Parigi.”
“Tale obiettivo sarà raggiungibile solo attraverso un aumento dei volumi di produzione, che stiamo sostenendo con notevoli investimenti”, prosegue l’imprenditore bergamasco.
Il gruppo, infatti, sta completando il piano di investimenti da 6 milioni di euro iniziato nel 2022, attuato per aumentare la produttività, ma anche per creare spazi di lavoro più funzionali e confortevoli e abbattere i consumi di acqua ed energia.
Vanno proprio in questa direzione la valutazione del potenziale impatto ambientale delle attività di gruppo; il monitoraggio delle risorse idriche utilizzate; il riciclo e la gestione sostenibile di eventuali sostanze pericolose; l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli stabilimenti industriali, allo scopo di produrre energia rinnovabile, ridurre le emissioni e ottimizzare i consumi interni (-30% di energia utilizzata grazie all’impianto fotovoltaico).
“In un’ottica di espansione va anche l’attuale e continuo piano di assunzioni di collaboratori specializzati, le cui competenze sono una delle chiavi del successo delle aziende del nostro gruppo” conclude Trombetta Cappellani.